martedì 6 marzo 2018

Grazie, Toto!!!

Le due foto che pubblichiamo oggi non hanno bisogno di lunghi commenti.
La foto di prima dell’operazione e quella del dopo intervento sembrano ritrarre due persone diverse.
Eppure e’ lo stesso bambino di due anni a cui con coraggio oggi hai rimosso un enorme emangiona del collo.
E’ stato un intervento lungo e difficile, a volte stressante e da paura, soprattutto quando ti sei accorto che la lesione arrivava fino alla lingua, alla carotide ed al nervo vago. Ma ce l’hai fatta!!!
Pensa che hai ridato un aspetto umano ed una grande bellezza a questo maschietto di due anni, che per inciso si chiama Gideon.
Abbiamo mandato la massa che hai tolto per l’esame istologico, ma speriamo che si tratti di una formazione benigna, probabilmente un linfangioma…
Anche a nome della sua famiglia ti esprimiamo un grazie infinito.

Fr Beppe




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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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