mercoledì 25 ottobre 2017

Ambulanze a ripetizione

Questa sera e' delirio totale in ospedale.
Ci sono stati grossi incidenti stradali a causa della pioggia.
Abbiamo gia' ricoverato pazienti trasportati da tre ambulanze provenienti dall'ospedale distrettuale di Meru.
Ci sono fratture, traumi cranici, lesioni varie della cute e dei muscoli. Alcuni pazienti li porteremo in sala gia' domani.
E' una situazione che a volte sa di grottesco: l'ospedale governativo di riferimento e' chiuso per lo sciopero degli infermieri, ma ci sono in servizio i clinical officer ed il personale subalterno.
Riescono in qualche modo a fare un po' di ambulatorio ed a prendersi cura di patologie ambulatoriali, ma tutte le volte che c'e' da ricoverare qualcuno sono alla paralisi perche' sia i reparti, sia la maternita' che le sale operatorie non funzionano.
Ecco quindi che i clinical officers hanno a disposizione questo solo mezzo: siccome gli autisti dell'ospedale non scioperano, richiedono l'ambulanza e riversano a Chaaria i pazienti che non hanno soldi per gli ospedali privati.
E noi siamo disponibili ad accoglierli, anche se i nostri reparti scoppiano e stasera proprio non sappiamo come fare a dare un letto a tutti.

Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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