martedì 29 agosto 2017

Sentirti la vita tra le mani

Evelyn ha un anno ed otto mesi di eta'.

La sua mamma l'ha portata in ospedale per una enorme massa addominale.
L'ecografia non e' stata incoraggiante e mi ha dimostrato che si trattava di un tumore del rene sinistro.
Mi e' sembrato stupido fare un'agobiospia, con la susseguente necessita' di attendere circa 30 giorni per l'esito dell'esame istologico: fare la biopsie e lasciare il tumore in sede avrebbe semplicemente significato concedere piu' tempo per il tumore di crescere e fare metastasi.
La decisione non e' stata facile, ma, considerando lo sciopero, gli ospedali chiusi e le difficolta' economiche della famiglia, abbiamo deciso di operare.
Mbabu e' stato coraggioso per l'anestesia generale, ed io forse sono stato incosciente ad operare.
Il Signore comunque e' stato con noi e ci ha guidati.
Abbiamo fatto una nefrectomia in tutta tranquillita' e senza complicazioni.
All'apparenza sembrerebbe che non ci siano metastasi peritoneali o epatiche.
Il risveglio e la ripresa pot-operatoria sono stati sorprendentemente rapidi, ed ora il bimbo sta bene ed e' prossimo alla dimissione.


Siamo in attesa dell'esame istologico che speriamo possa essere clemente.

fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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