domenica 27 agosto 2017

Caso triste e rarissimo

NN e' madre di altri cinque bambini.
E' una sfollata nel Meru, ma proviene da molto lontano.
Ha un marito, ma vivono di piccoli lavori qua e la', lui come bracciante e lei come domestica o baby sitter.
Avendo gia' molti figli la donna faceva uso del contraccettivo Depo Provera (Metilprogesterone acetato) che causa amenorrea totale finche' viene usato.
La ragione per cui molte donne scelgono questo metodo contraccettivo sta nel fatto che costa pochissimo nelle strutture governative ed e' relativamente comodo perche' si tratta di una iniezione intramuscolare ogni tre mesi.
La protezione non e' comunque del 100% e non e' infrequente incontrare donne incinte a loro totale insaputa, in quanto comunque non avevano il ciclo da anni ed in piu' erano sicure di non poter diventare gravide.
Quando NN e' arrivata a Chaaria mi ha detto di aver scoperto da pochi giorni di poter essere incinta, in quanto aveva iniziato ad avvertire i movimenti fetali.


Data la storia che mi aveva raccontato circa l'uso prolungato del Depo Provera, non mi sono stupito del fatto che lei potesse essere ignara della gravidanza.
Quello che non mi aspettavo e' che lei fosse a termine e con bambino in posizione trasversa.
Le ho proposto il cesareo immediato, a motivo della malpresentazione.
Lei ha accettato la mia proposta, ma ha affermato che per nessun motivo avrebbe voluto vedere quel bambino. Lei di figli ne aveva gia' troppi e non aveva soldi per un'altra bocca da sfamare.
Pensavo che avrebbe cambiato idea dopo aver sentito i vagiti del bimbo, ma non e' stato cosi'.
Non ha voluto vedere la stupenda bimba di quattrro chili...non mi ha permesso neppure di comunicarle il sesso.
Poi ha chiesto di essere ricoverata nel reparto chirurgico dopo il cesareo, e non in maternita'.
Ho cercato in tutti i modi di fare counselling, ma lei e' stata ferrea nella sua presa di posizione.
Ho parlato anche con il marito che comunque la pensava esattamente come la moglie.
Abbiamo dovuto quindi rivolgerci alle autorita' competenti (children welfare office) e fare tutte le pratiche del caso.
La mamma ora e' stata dimessa senza bambina, che e' al momento ricoverata presso una ONG scelta dall'ufficio sopra citato (non a Chaaria!!!).
I genitori hanno sei settimane di tempo per ripensarci, ma, secondo gli ufficiali che li hanno interrogati e consigliati, non ci sono speranze sul fatto che possano cambiare idea.
Onestamente questo caso mi ha dato tristezza.

Fr Beppe


Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....