venerdì 7 luglio 2017

La dottoressa Apophie

Con una lacrima agli occhi devo accettare che domani sia l'ultimo giorno della presenza della dottoressa Apophie qui a Chaaria in maniera continuativa.
Certo La dottoressa continuera' a venire ad aiutarci tutte le volte che potra' e soprattutto ogni venerdi' e sabato. 
Ma la sua mancanza la sentiremo pesantemente.
E' stato commovente per me comunque che, all'inizio dello sciopero delle infermiere, senza che io le chiedessi nulla, la dottoressa Apophie mi abbia detto: "non ce la puoi fare da solo a Chaaria in questo momento. 
La maternita' da sola ha bisogno di un medico a tempo pieno per far fronte a tutte le emergenze ed ai continui cesarei. Ho delle ferie arretrate. Vengo ad aiutarti."
Ora purtroppo le ferie di Apophie sono finite, e sono finite prima dello sciopero, per cui ancora non si intravvedono barlumi di soluzione.
Fino ad ora comunque, se ce l'abbiamo fatta a far fronte alla marea di malati che ogni giorno ha investito Chaaria, se siamo sopravvissuti anche alle tre settimane di ferie della dottoressa Makandi, certamente lo devo ad Apophie che e' stata con me dal lunedi' al sabato, lavorando a testa bassa in reparto, in ambulatorio, in sala operatoria ed in sala parto.


Apophie e' una lavoratrice instancabile, un medico dal cuore grande come una casa, un jolly che ti puo' aiutare in tutto, dall'anestesia spinale, al cesareo, all'addome acuto, all'ecografia. Non ha mai guardato all'orario, finendo talvolta in sala operatoria dopo le 22 ed essendo poi disponibile ad aiutarmi di notte per gli immancabili cesarei urgenti.
Come faro' ora?
Certo, adesso posso contare molto anche sulla dottoressa Makandi che e' rientrata ed e' a Chaaria a tempo pieno finche' durera' lo sciopero.
Una cosa e' certa: sara' molto piu' difficile, soprattutto in ambulatrio ed in maternita'.
Grazie di cuore, dottoressa Apophie. Sei davvero il medico adatto a Chaaria. Sei una persona con cui mi sento di condividere appieno i valori della medicina come servizio al bisognoso.
Grazie che continuerai a venire ogni venerdi' e sabato.
Grazie per questo mese insieme.

Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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