domenica 30 aprile 2017

La festa esterna di San Giuseppe Cottolengo a Chaaria

La giornata anche oggi è iniziata prestissimo con emergenze notturne in sala operatoria, seguite poi da alcune altre in prima mattina ed in serata.
Nonostante l'ospedale aperto, come si addice alla sua natura di pronto soccorso sempre disponibile ai bisogni della gente, siamo però riusciti a ritagliarci il tempo per la solenne celebrazione eucaristica con tutti i cristiani della parrocchia di Chaaria.
San Giuseppe Cottolengo infatti non è solo il nostro fondatore, ma anche il patrono della nostra parrocchia.
Oggi quindi è stata una grande festa non solo per la missione, ma per tutta la chiesa cattolica che è in Chaaria.
Come sempre la gente ha risposto al nostro invito con una partecipazione in massa.
Il coro ha reso la celebrazione davvero molto vivace, anche grazie a danze particolarmente curate e vigorose.
La Messa è stata celebrata dal nostro parroco, Father Ntoiti, e concelebrata da Don Giovanni Tortalla.
Dopo la celebrazione abbiamo offerto a tutti una bibita ed un po' di biscotti: non sarebbe stato possibile organizzare il pranzo per oltre 1000 persone!
La gente ha comunque apprezzato il piccolo rinfresco che abbiamo offerto.


La popolazione di Chaaria è stata molto generosa, e, nonostante la siccità di quest'anno, oggi ci ha ricoperti di doni in natura (granoturco, fagioli, frutta, uova), oltre che di un buon gruzzolo di offerte in denaro: tutto sarà usato come al solito a beneficio dei Buoni Figli e dei pazienti dell'ospedale.
In occasione della grande celebrazione eucaristica odierna abbiamo anche organizzato la donazione del sangue e molti hanno aderito all'iniziativa: a tutti i generosi che hanno donato il loro sangue abbiamo regalato un piccolo spuntino ed una maglietta dell'ospedale.
Questa sera, nell'emoteca del laboratorio analisi, abbiamo 72 sacche di sangue per i nostri pazienti...30 sacche in più rispetto all'anno scorso.
E' stata una grande fatica organizzare tutto per una giornata che si è rivelata un vero successo: allestire l'altare per la Messa all'aperto, reperire sedie e panche per così tanta gente, logistica riguardante il rinfresco e la donazione di sangue, riordino quando tutti se ne sono andati felici e contenti.
Onestamente ho lasciato tutto sulle spalle di Giancarlo, perchè in questi ultimi giorni le emergenze in ospedale sono state così tante di giorno e di notte che mi hanno praticamente "gambizzato". Giancarlo ha fatto tutto da solo, con l'aiuto di alcuni operai. Lo ringrazio di cuore per essersi sobbarcato nel silenzio tutto questo grande lavoro: credo che anche per lui comunque, un successo come quello di oggi, sia un balsamo che ripaga per la stanchezza accumulata.
Molti erano i pazienti dell'ospedale presenti alla Messa; i Buoni Figli c'erano proprio tutti.
Credo che anche per loro sia stata veramente una bella festa.
Pure quest'anno abbiamo fatto del nostro meglio per celebrare, onorare e far conoscere un po' di più il nostro Santo Fondatore.

Fr Beppe





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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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