giovedì 17 novembre 2016

Festicciola per i Buoni Figli

Anche oggi i volontari hanno voluto intrattenere i nostri Buoni Figli con un momento gioioso di svago e con qualche leccornia.
E' stata preparata una mega torta, e sono state acquistate delle bibite in abbondanza.
C'è poi stato qualche momento musicale con la chitarra prima e con canti e danze tradizionali poi. Volontari e dipendenti hanno danzato insieme a quei ragazzi che possono muoversi. Gli altri se la godevano e ridevano sulle loro carrozzelle.
Basta davvero poco a farli contenti!
E' stato uno stupendo diversivo dalla quotidianità monotona del centro: niente di particolare; un'oretta in tutto o poco più; ma un'ora diversa che ha regalato un sorriso alla maggior parte dei nostri ragazzi, che anche oggi si sono sentiti importanti e messi al centro delle nostre attenzioni.
Un sincero ringraziamento ai volontari che oggi hanno organizzato tale festicciola per i nostri ragazzi.


Speriamo di poter mantenere questa bella tradizione e di avere un altro momento simile molto presto in futuro.
Grazie anche a Fr Robert ed alle Suore che, con la loro collaborazione e presenza, hanno contribuito al grande successo di oggi.

Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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