sabato 30 luglio 2016

L'importanza dei Social media

E' indubbio che in questi anni il blog, la pagina facebook, il sito di Chaaria ci hanno molto aiutati in tantissimi sensi:
1) certamente sono stati un importantissimo veicolo di informazioni su Chaaria e sulla nostra attività per la povera gente. Molti lettori sono venuti a conoscenza di quanto facciamo ed hanno iniziato a seguirci in modo quasi quotidiano. Sono i nostri sostenitori ed i nostri tifosi, ma anche pregano per noi e ci vogliono bene.
2) nessuno può negare ll'importanza dei social anche nell'importante settore della raccolta fondi. Essi hanno funzionato da cassa di risonanza dei progetti ed hanno fatto sì che parecchi benefattori si siano sentiti toccati e ci abbiano aiutati concretamente con mezzi economici.
3) impossibile sottostimare l'importanza del blog e della pagina facebook anche nel reclutamento di nuovi volontari. Sono infatti davvero numerosi i lettori che scrivono all'Associazione oppure direttamente a me chiedendo di fare il volontariato. Non avrebbero mai saputo di Chaaria se non attraverso il blog o la pagina facebook.


4) blog e facebook sono anche un ottimo strumento nel pubblicizzare i due libri su Chaaria (Ad un passo dal cuore e Polvere Rossa): si leggono i social, si viene a conoscenza dei libri e si pensa di leggerli, e magari anche di regalarli.

Questa sera voglio citarvi il caso del Dr Massimiliano Zuccaro, chirurgo qui presente in questo periodo.
Massimiliano non aveva mai letto nè blog nè pagina facebook. Tantomeno aveva visitato il nostro sito.
Lui però voleva fare un'esperienza di volontariato in Africa, e preferiva farla con una organizzazione italiana.
E' quindi andato sul motore di ricerca Google, ed ha semplicemente scritto: VOLONTARIATO IN AFRICA COME CHIRURGO CON ORGANIZZAZIONE ITALIANA.
La prima cosa che è gli apparsa sul monitor dopo una ricerca durata un microsecondo è stata una organizzazione che operava in Malawi.
Massimiliano ha considerato tale organizzazione ma si è bloccato di fronte al fatto che essa aveva dei pre-requisiti abbastanza stretti per accogliere i volontari, ed inoltre chiedeva di pagare una cifra quotidiana per essere accolto in ospedale...un po' come capita in molti Paesi quando si chiede di fare uno stage in una struttura specialistica.
Tali condizioni lo hanno un po' scoraggiato, e Massimiliano si è rivolto alla seconda organizzazione proposta da "Google Search"...e, immaginate, questa era proprio Chaaria!
Tramite Google è quindi arrivato al blog; da esso è risalito alla mia mail. Ci siamo scritti a gennaio scorso; io gli ho detto subito di sì.
Poi l'ho indirizzato al Dr Rolandi della Associazione di torino, ed ora da quasi un mese Massimiliano sta operando a tempo pienissimo qui
a Chaaria...e credo che sia molto contento!
Meraviglie di internet!
Inutile nascondere che provo un pizzico di malcelato orgoglio nel considerare che Chaaria sia al secondo posto nell'elenco di Google...magari è solo un ordine alfabetico, ma la cosa mi ha fatto piacere e ci ha comunque permesso di avere un bravissimo chirurgo qui a Chaaria.

Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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